di Fabio Panciroli |
Il progetto “Sassuolo, la città prossima” rappresenta visione ambiziosa che punta a
trasformare la città attraverso interventi strategici di riqualificazione urbana, sociale e
ambientale.
Tra i protagonisti del piano, da realizzare con i fondi regionali messi a disposizione dal
bando, spicca il progetto del “Giardino della Biodiversità”, destinato a ridare vita ad un’area verde attualmente non utilizzata tra viale San Francesco e via Divisione Acqui.
“Il Giardino della Biodiversità” rappresenterà una soluzione innovativa per affrontare le
sfide imposte dai cambiamenti climatici.”Un ulteriore spazio verde per il quartiere che non è solo estetico – spiega David Zilioli, Assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Sassuolo – ma che funge da
mitigatore delle alte temperature estive e come vasca volano per gestire le precipitazioni intense durante le altre stagioni. Un luogo, sicuro e recintato, ricco di piante e cespugli, in grado di affrontare le conseguenze del cambiamento climatico ma in totale sicurezza ed armonia con il parco”.

L’area sarà riconnessa al vicino Parco Amico, con il ridisegno degli attraversamenti, e
ospiterà due zone specifiche: una trattata come piccolo parco allagabile e una seconda
dedicata a fini educativi, con spazi di studio e osservazione della biodiversità.
“Non stiamo solo riqualificando un terreno – aggiunge l’assessore – ma stiamo creando un
luogo in cui comunità, natura ed educazione si incontrano per generare valore. Lo faremo
attraverso una progettazione partecipata, in cui saranno coinvolti tanto i residenti quanto le
associazioni locali e gli utilizzatori del parco”.
Questo progetto, insieme alla demolizione dell’ex civico 189, è stato presentato alla
Regione per la richiesta di finanziamento, confermando il forte impegno
dell’amministrazione nel promuovere una rigenerazione urbana ampia e sostenibile.
“La demolizione è solo l’inizio di un percorso di rinascita – sottolinea Zilioli – con la
creazione del Giardino della Biodiversità, il quartiere Braida avrà un ulteriore spazio
rigenerato, funzionale e sostenibile”.
L’iniziativa non è solo ambientale: le infrastrutture verdi-blu come il “Giardino della
Biodiversità” uniscono strumenti del verde e dell’acqua per proteggere e migliorare i
quartieri. “Buone pratiche europee dimostrano come questi giardini allagabili siano una
risposta efficace per affrontare bombe d’acqua e mettere in sicurezza le aree circostanti,”
ha spiegato Zilioli. “Il progetto promuove coesione sociale, migliora la sicurezza e
trasforma le infrastrutture verdi urbane in un modello di resilienza climatica,” ha concluso
l’assessore.