Domenica 7 settembre alle 21 in piazza Sant’Agostino il divulgatore propone un viaggio dal Rinascimento a Magritte per scoprire trucchi visivi e simboli ambigui
Domenica 7 settembre alle 21, sul palco di piazza Sant’Agostino a Modena sale Jacopo Veneziani, giovane storico dell’arte e divulgatore tra i più seguiti in Italia, con la conferenza-spettacolo dal titolo “Questa non è una pipa. L’illusione nell’arte, dal Rinascimento a Magritte”. L’ingresso è gratuito.
Il punto di partenza è una domanda a cui è difficile dare una risposta univoca: cos’è reale e cos’è finzione nell’arte? Lungo i secoli pittori, scultori e architetti hanno giocato con l’occhio dello spettatore, creando trucchi visivi e simboli ambigui che ancora oggi ci sorprendono. Veneziani accompagna il pubblico in un percorso che va dai maestri rinascimentali a Magritte, mostrando come l’illusione non sia mai un puro artificio ma uno strumento per interrogarsi sulla realtà. Un viaggio che confonde la mente e incanta lo sguardo, perché l’arte – da sempre – non si limita a mostrare, ma gioca con ciò che vediamo.
Classe 1994, Veneziani ha costruito un profilo unico tra accademia e divulgazione. Si è formato tra l’Italia e Parigi, dove ha conseguito un dottorato in storia dell’arte alla Sorbona, e nel frattempo ha conquistato un vasto pubblico anche sui social, con oltre 150mila follower su Instagram. Tra il 2020 e il 2023 ha pubblicato tre libri di successo – “#Divulgo”, “Simmetrie” e “La Grande Parigi” – mostrando come sia possibile osservare l’arte con uno sguardo attuale e curioso.
La sua voce ha viaggiato anche attraverso altri media: con il podcast Modì – Inseguire un’ombra (Chora Media), con la rubrica settimanale su Rai3 in “Le parole della settimana” e oggi con “Vita da artista”, programma quotidiano in onda su Rai3 e disponibile su Rai Play. Uno stile riconoscibile: ironico, leggero, capace di trasformare Canova in un “sciallo” e di immaginare conversazioni d’arte come messaggi diretti sul telefono.
“Non serve più la Rai didattica degli anni Cinquanta, con il maestro che ti spiega le cose – racconta Veneziani –. Oggi serve un amico, un compagno di banco che ti dà degli assaggi. Il divulgatore deve affamare e non saziare: se anche solo un dettaglio accende la curiosità di chi ascolta, per me è già un successo”.
Oltre alla scrittura e alla televisione, Veneziani ha insegnato Comunicare l’arte all’università IULM di Milano ed è attualmente presidente della Galleria Ricci Oddi di Piacenza.