I carabinieri di Gattatico eseguono misura cautelare decisa dal Tribunale su richiesta della Procura reggiana che prescrive all’uomo il braccialetto elettronico
Val d’Enza, dott. Antonio Pirisi
Non ha accettato la fine della relazione con la sua ex fidanzata, e da quel momento, esattamente dal mese di marzo scorso, ha iniziato a manifestare un atteggiamento ossessivo e assillante nei confronti della stessa, assumendo condotte persecutorie e interferendo nella sua vita tanto da provocarle un continuo stato di ansia e stress. Condotte persecutorie quelle compute dall’uomo nei confronti dell’ex compagna a seguito delle quali, al termine delle indagini, i carabinieri della stazione di Gattatico a cui la ragazza nel corso di una lunga deposizione ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, un 24enne abitante in un comune della Val d’Enza in ordine al reato di atti persecutori.
La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della Stazione di Gattatico ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendogli di non avvicinarsi all’abitazione della donna e ai luoghi dalla medesima frequentati, mantenendo una distanza di 1000 metri e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con la persona offesa disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico. Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Gattatico che hanno condotto le indagini. Dalle risultanze investigative è emerso come l’uomo dal mese di marzo scorso, quando la vittima decideva di interrompere definitivamente la relazione, aveva iniziato a tempestarla di chiamate sul telefono cellulare, nonché di messaggi tramite whatsapp e tramite i social network Instagram, Messenger, TikTok e via email. La condotta assillante e ossessiva del ragazzo, portava la vittima a bloccarlo su qualsiasi piattaforma, ma lui, nell’impossibilità di mettersi in contatto le faceva recapitare due lettere via posta ordinaria e una terza lettera sul parabrezza dell’autovettura della donna dove chiedeva, insistentemente, di parlare con lei. Inoltre la avvicinava all’interno di un supermercato e si presentava spesso sotto casa della vittima.
Nonostante due lettere di diffida dell’Avvocato, l’uomo persisteva nella sua condotta, continuando ad inviarle email, persistendo nelle chiamate e nell’invio di messaggi, anche sui social avvalendosi di numerosi profili Instagram falsi e a lui chiaramente riconducibili, insistendo nella richiesta di poter aver un ultimo incontro. Gravi condotte persecutorie quelle denunciate dalla donna che riscontrate dai militari in forza alla stazione di Gattatico hanno portato all’odierno provvedimento cautelare richiesto ed ottenuto dalla Procura reggiana. I Carabinieri della stazione di Gattatico, ricevuta l’ordinanza applicativa della misura, vi davano esecuzione sottoponendo al provvedimento cautelare il ragazzo.
Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.