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MALTRATTA E MINACCIA LA MADRE E IL PATRIGNO

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I carabinieri di Reggio Emilia eseguono misura cautelare in carcere richiesta dalla Procura reggiana a carico di un 26enne domiciliato in città

È accusato di: maltrattamenti in famiglia, minaccia, estorsione

di dott. Antonio Pirisi

Reggio Emilia – Da circa tre anni, a causa dell’abuso di sostanze stupefacenti, nel corso della convivenza con la madre ed il compagno, assumeva comportamenti maltrattanti e vessatori nei loro confronti, aggredendoli fisicamente, ingiuriandoli e minacciandoli con cadenza quasi quotidiana, pretendendo con insistenza e prepotenza la consegna di somme di danaro, motivate dalla necessità di acquistare droga, ed al rifiuto, dando in escandescenza distruggendo mobili e suppellettili casalinghe. Continue violenze fisiche e psicologiche quelle compiute dal ragazzo, un 26enne nei confronti della madre e del suo compagno, a seguito delle quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Reggio Emilia Principale, a cui le vittime, nel corso di una sofferta deposizione hanno raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci un 26enne, in ordine ai reati di maltrattamenti in famiglia, minacce ed estorsione.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri della stazione di Corso Cairoli ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti del 26 enne della misura cautelare in carcere. Dalle risultanze investigative è emerso come il ragazzo, sotto l’effetto di alterazione psicofisica derivata dall’uso di sostanze stupefacenti, nel corso della convivenza con la madre ed il suo compagno, assumeva comportamenti maltrattanti e vessatori nei loro confronti, aggredendoli fisicamente, ingiuriandoli e minacciandoli con cadenza quasi quotidiana, pretendendo con fare insistente e prepotente la consegna di somme di danaro.

In particolare: ingiuriava costantemente la madre, pronunciando nei suoi confronti espressioni gravemente offensive ed umilianti, dando in escandescenza e lasciandosi andare ad eccessi d’ira ove lanciava e rompeva suppellettili, obbligando i genitori ad uscire di casa e impedendo loro di farvi rientro anche per settimane intere, obbligandoli a chiedere ospitalità ad amici e parenti, chiedendo continuamente soldi per comprarsi la droga e minacciando di far loro del male se non avessero assecondato le sue richieste, vendendo beni della madre e del patrigno a loro insaputa, per comprarsi sostanza stupefacente. In un’altra occasione al rifiuto della madre di dargli soldi per la droga, colpiva violentemente l’auto in cui si era rifugiata, con pugni e insultandola.

Fino al grave episodio in cui uccideva la loro gatta strangolandola e tagliandole la lingua e riferendo al fratello che avrebbe fatto la stessa cosa alla madre, che pertanto terrorizzata da quel momento si trasferiva a vivere dall’altro figlio. Gravi condotte maltrattanti quelle denunciate dalle tre vittime, che riscontrate dai militari in forza alla stazione di Reggio Emilia P.le hanno portato all’odierno provvedimento cautelare richiesto ed ottenuto dalla Procura reggiana. 

Ieri pomeriggio i Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Principale ricevuta l’ordinanza applicativa della misura cautelare, vi davano esecuzione arrestando l’uomo, ristretto, al termine delle formalità di rito, a disposizione della Procura reggiana. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

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