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IL SIM CARABINIERI INCONTRA IL PREFETTO E IL QUESTORE DI TORINO: NECESSARIE AZIONI CONCRETE CONTRO LA VIOLENZA SULLE FORZE DELL’ORDINE

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Torino – A quattro anni dalla storica manifestazione in Piazza del Popolo a Roma contro la violenza sulle Forze dell’Ordine, il SIM Carabinieri è tornato a far sentire la propria voce. Dopo innumerevoli comunicati inascoltati, siamo scesi nuovamente in piazza, questa volta a Torino, affiancati dalle altre sigle sindacali, per ribadire la necessità di misure urgenti a tutela delle Forze dell’Ordine,” dichiarano Agostino Margaritora, Segretario Generale del SIM Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, e Massimiliano Usai, Segretario Generale del SIM Carabinieri Torino.

La manifestazione ha registrato una partecipazione significativa, con oltre 300 partecipanti. La problematica è chiara: ogni manifestazione o intervento ordinario vede ormai operatori delle Forze dell’Ordine feriti, spesso vittime di aggressioni da parte di soggetti che agiscono impuniti.

Non siamo carne da macello né bersagli mobili. Chi attacca una divisa, attacca lo Stato,” sottolineano i rappresentanti del SIM Carabinieri. Tra le richieste principali avanzate, vi è l’inasprimento delle pene per le aggressioni agli operatori di polizia, fino all’abolizione della sospensione della pena. Servono pene più dure, certe e immediate, insieme a un impegno forte delle Istituzioni, della Società civile e della classe politica per proteggere chi ogni giorno si dedica alla sicurezza dei cittadini.”

Questa mattina, il Prefetto di Torino, dott. Donato Giovanni Cafagna, e il Questore, dott. Paolo Sirna, hanno ricevuto i rappresentanti delle sigle sindacali, ascoltando con attenzione le loro richieste e impegnandosi a trasmetterle agli Organi di Governo.

Viviamo una situazione di delegittimazione endemica che non colpisce solo le Forze dell’Ordine, ma tutti i rappresentanti dello Stato, dagli insegnanti agli operatori sanitari,” aggiunge Margaritora. È necessario un intervento educativo che coinvolga scuole, famiglie e Istituzioni, per sensibilizzare i giovani al rispetto delle regole e delle figure dello Stato. Al contempo, servono mezzi adeguati e norme moderne che garantiscano la sicurezza degli operatori e dei cittadini.”

Il SIM Carabinieri lancia un appello affinché il Paese si unisca in difesa di chi quotidianamente protegge la collettività. È il momento di chiedersi: chi difende i difensori? Non possiamo più permettere che i servitori dello Stato rimangano #maipiùsoli.”

dott. Antonio Pirisi
Capo Dipartimento Comunicazione

Alessandra D’Andrea, Ivan Borgia

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