di Paolo Viberti / https://primopiano.net/
TROTTO, SUPER-GOCCIADORO
È una delizia parlare con Alessandro Gocciadoro, che ha superato Antonio Di Nardo, conquistando lo… scudetto tricolore per il maggior numero di corse vinte nel 2024.
Il fuoriclasse del trotto che oggi era a Vinovo lascia a bocca aperta, perché ti sembra l’ultimo degli umili capitato lì per merito degli altri e nonostante le sue lacune da migliorare. In una ventina di minuti di colloquio ringrazia la moglie Sinead, il manager Andrea Zaccaria, tutto il suo staff che lo supporta e sopporta… E scopri che ha imparato l’inglese per parlare e collaborare con i colleghi stranieri, che ammira molto il suo competitore Antonio, che ha fatto una festa di Natale con tutto lo staff di sessanta persone (“sarebbero 80, ma alcuni sono in Svezia: la nostra è una grande famiglia”).
Si parla di mal di schiena (“ho tre ernie”), di tattiche (“in ogni Paese si guida in modo diverso: io cerco di imparare dai migliori”), di artieri (“noi stiliamo classifiche interne e incentiviamo i migliori con premi mensili grazie al voto di tutti”), di uso della frusta (“sarei per l’abolizione, a patto che poi le cosacce non accadano lontano dalla pista “), di svago (“gioco a tennis, mi piace”), di vacanze (“dal 3 al 15 gennaio vado in montagna con la famiglia, ho bisogno di staccare”), di Amérique (“quest’anno non lo disputerò, ma quel giorno voglio ugualmente essere a Vincennes”), del… 2025 (“Andrea Negri dice che sarà difficilissimo fare meglio, ma io ci voglio provare”) e di… filosofia (“ogni mattina mi sveglio con un obiettivo diverso: altrimenti, che senso avrebbe la vita?”).
Un campione vero, stimato e rispettato in tutto il mondo delle redini lunghe. Nonostante qualche mediocre e immancabile invidia in casa nostra. Ma si sa, gli italici siamo i peggiori nemici di se stessi…. Bravo, Alessandro!!!