L’assessora Federica Venturelli sul primo premio alla struttura accreditata dal Comune nell’ambito di un’iniziativa ministeriale. “Il progetto parte di un’offerta ampia e diversificata per le famiglie”
“Un riconoscimento che conferma la qualità e la capacità del sistema integrato 0-6 del Comune di Modena, con politiche educative innovative che sostengono e valorizzano anche esperienze educative in contesti in cui natura, cura e relazione diventano parte integrante del percorso educativo”.
Sono le parole dell’assessora alle Politiche educative Federica Venturelli in riferimento alla premiazione dell’agrinido modenese “Grappolino”, vincitore del primo premio “Buone pratiche dell’Italia rurale” 2025, promosso dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste nell’ambito dell’iniziativa “Coltiviamo insieme il domani”. Il riconoscimento, assegnato a Roma, seleziona esperienze capaci di innovare il legame tra educazione, ruralità e comunità, mostrando come i fondi europei per la Politica agricola comune (Pac) contribuiscano a sostenere modelli di sviluppo inclusivi.
Accreditato dal Comune di Modena ad aprile 2025, che ne ha riconosciuto la solidità pedagogica e il valore di presidio educativo radicato nella vita agricola del territorio, l’agrinido Grappolino “è un modello che risponde ai bisogni delle famiglie, soprattutto nelle aree rurali – sottolinea l’assessora – e che rafforza la nostra visione di città: una Modena in cui ogni bambina e ogni bambino possa crescere in ambienti stimolanti, inclusivi e profondamente connessi alla comunità”. Venturelli ricorda inoltre che “come commissione tecnica distrettuale siamo stati i primi, in questo territorio, ad autorizzare e accreditare questa tipologia di struttura”, riconoscendo fin da subito l’importanza di integrare dimensione educativa e contesto agricolo.
Per l’assessora, l’esperienza dell’agrinido “si inserisce nella più ampia strategia cittadina che punta ad ampliare e a diversificare l’offerta dei servizi 0-6 per le famiglie, con modelli innovativi, sostenibili e capaci di dialogare con i diversi contesti di crescita delle famiglie modenesi”.
Situato in Strada nazionale per Carpi Nord, il servizio nasce dalla collaborazione tra impresa agricola ed enti pubblici del territorio, configurandosi come un modello integrato che unisce crescita, ambiente e comunità. Una realtà che contribuisce a contrastare lo spopolamento rurale e a sostenere le famiglie che vivono fuori dai centri urbani, offrendo un contesto educativo ricco di esperienze all’aria aperta.
In particolare, il progetto è stato realizzato grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna che, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale, ha messo a disposizione oltre 185mila euro per la riqualificazione di un edificio rurale inutilizzato e la sua trasformazione in uno spazio educativo dedicato alla prima infanzia, progettato in continuità con l’ambiente agricolo che lo circonda e in grado di accogliere 11 bambine e bambini dai 10 ai 36 mesi. L’intervento ha consentito di rendere la struttura sicura dal punto di vista sismico, energeticamente efficiente e capace di dialogare con l’orto, il frutteto e gli animali della fattoria, offrendo alle famiglie della zona un servizio che unisce educazione, natura e comunità.



