Sabato 25 ottobre una visita guidata racconta i luoghi e i protagonisti della contesa tra Modena e Bologna, nel 700° anniversario della battaglia di Zappolino
C’è una secchia di legno, piccola e modesta, che da sette secoli racconta una delle storie più curiose e simboliche del Medioevo italiano. È la protagonista di un poema eroicomico, di un’antica rivalità e di una leggenda che ancora oggi unisce due città un tempo nemiche: Modena e Bologna. Sabato 25 ottobre, alle 15, il Museo Civico di Modena propone un itinerario guidato dal titolo “Il trionfo di un’infelice e vil secchia di legno”, parte del programma diffuso Zappolino700, dedicato al settecentesimo anniversario della celebre battaglia combattuta nel 1325 tra le due città.
Il percorso, condotto da Stefano Bulgarelli del Museo Civico, invita a riscoprire la vicenda della Secchia rapita attraverso i luoghi simbolici in cui la sua leggenda ha preso forma: la Torre Ghirlandina, Piazza Torre, il Palazzo Comunale e il Museo Civico di Palazzo dei Musei. È un viaggio nella storia e nell’immaginario, tra cronaca e letteratura, che restituisce vita a un episodio in cui l’ironia si intreccia con la memoria collettiva.
Il punto di ritrovo è all’ingresso della Ghirlandina, da dove il gruppo si muove verso la sala affrescata della Torre, dove oggi è custodita una copia della celebre secchia, realizzata dopo i rocamboleschi “furti” messi a segno nel Novecento dalla goliardia studentesca. Da lì la visita prosegue in Piazza Torre, davanti alla statua di Alessandro Tassoni, il poeta che nel 1622 rese immortale l’episodio nel suo Poema eroicomico della Secchia rapita. Tassoni, scolpito da Alessandro Cavazza nel 1860, è raffigurato come un precursore del Risorgimento, e proprio a pochi passi da lui la storia si intreccia con quella di Angelo Fortunato Formiggini, editore modenese di origine ebraica, grande cultore del poeta, che nel 1938 pose fine alla propria vita lanciandosi dalla Ghirlandina per protestare contro le leggi razziali.
All’interno del Palazzo Comunale, l’itinerario prevede tre soste cariche di suggestione. Davanti al ritratto di Tassoni, raffigurato con un fico in mano per alludere ironicamente al magro compenso ottenuto dalle sue fatiche letterarie; poi nel Camerino dei Confirmati, dove si trova l’originale secchia, oggetto di recenti analisi al radiocarbonio che ne confermano l’autenticità e la provenienza trecentesca; infine davanti alle grandi tele ispirate agli episodi del poema, realizzate per il carro allegorico che accompagnò nel 1842 le nozze tra Francesco V d’Austria-Este e Adelgonda di Baviera.
Il percorso si conclude al Museo Civico di Modena, dove un affresco “tassoniano”, databile anch’esso all’Ottocento, riprende con gusto narrativo e ironico i temi e i personaggi del poema, rievocando al tempo stesso la fortuna letteraria e iconografica della Secchia rapita attraverso i secoli.
La visita, della durata di circa due ore, è proposta al costo di 6 euro e viene replicata domenica 2 novembre con le stesse modalità. La prenotazione è obbligatoria sul sito www.visitmodena.it
L’iniziativa rientra nel programma di “Zappolino700. 1325–2025: settecento anni da una battaglia che ha fatto la storia”, un grande progetto collettivo che celebra l’anniversario della battaglia di Zappolino con rievocazioni, cammini narrativi, mostre, concerti, laboratori e incontri. A sette secoli di distanza, quella che fu una pagina di conflitto si trasforma in un’occasione di conoscenza e di dialogo tra comunità e territori, in un rinnovato abbraccio tra Modena e Bologna nel segno della cultura e della memoria condivisa.



