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“I MIEI ANNI DIVERSI”: LA STORIA DI GREGORIO IN PIAZZA SANT’AGOSTINO

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Martedì 2 settembre alle 21 la proiezione del cortometraggio e una serata che celebra inclusione, amicizia e bellezza della diversità

Martedì 2 settembre alle 21, nell’ambito dell’estate modenese, in piazza Sant’Agostino viene proiettato il cortometraggio “I miei anni diversi”, dedicato a Gregorio Ricci, un ragazzo che con la sua vitalità, la sua forza e il suo sorriso riesce a entrare nella vita di chiunque lo incontri.

La serata in piazza si apre con la proiezione del trailer sottotitolato in inglese e prosegue con gli interventi degli ospiti: il regista Francesco Zarzana, l’assessora alla Coesione Sociale del Comune di Modena Alessandra Camporota, l’ingegnere, scrittore e attore Guido Marangoni, la pedagogista e ricercatrice dell’Università di Teramo Patrizia Belloi e Gianni Ricci, il papà di Gregorio. A coordinare la serata è la giornalista Carla Mazzola.

Dopo la proiezione del cortometraggio, il pubblico ha l’occasione di prendere la parola: domande, riflessioni, emozioni condivise trovano spazio in un dialogo aperto, in pieno spirito di comunità. In caso di maltempo, la proiezione si tiene al Cinema Arena di viale Tassoni 8.

Il film nasce da un’idea del padre di Gregorio, Gianni Ricci, che ha scritto la sceneggiatura come un dono per il figlio, trasformando i ricordi, i gesti quotidiani e le tante voci di chi lo circonda in un racconto corale. L’idea è restituire con delicatezza e autenticità la vita di Gregorio, fatta di sfide ma anche di conquiste, di incontri che cambiano e arricchiscono. “La disabilità interroga tutti noi – ha spiegato il regista – e un’opera audiovisiva può fare la sua parte per l’inclusione. Gregorio è il simbolo di tanti altri Gregorio nel mondo”. Nel film trovano spazio non solo le immagini della quotidianità del protagonista, ma anche testimonianze: dalle parole delle musicoterapeute Eleonora Tassinari e Sara Rosaz, che sottolineano l’importanza della musica come linguaggio universale, fino all’arcivescovo di Modena e Nonantola, don Erio Castellucci, che invita a riflettere sul valore della diversità come dono. A conferire ulteriore intensità al cortometraggio sono le musiche originali di Diego Salvatori e la fotografia di Antonino Costa.

“Gregorio ci fa regali ogni giorno”, racconta il padre Gianni, “e così abbiamo pensato di fargliene uno raccogliendo le immagini e le voci dei suoi amici, dei fratelli, di tutti coloro che gli vogliono bene, in una sorta di album multimediale dei ricordi. È un regalo che lui apprezza molto, visto che lo guarda almeno tre volte al giorno”

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