AMPLIANDO LA FASCIA DEGLI AVENTI DIRITTO
di Stefano Bellentani

A MODENA GIÀ ORA 546 POSTI LETTO DI ER.GO + 22 IN CONVENZIONE, 106 IN ARRIVO A BONACORSA E SAN BARNABA, 365 PER STUDENTI E LAVORATORI ALL’EX CORNI
MUZZARELLI: “PIU’ POSTI LETTO PER STUDENTI 1
L’Emilia-Romagna ha una grande tradizione di terra universitaria, e diversi Atenei attraggono studenti da tante parti d’Italia e del mondo, con nuovi arrivi internazionali, anche di nuove sedi universitarie (Onu, ad esempio) e di giovani da tanti paesi anche per i cambiamenti geopolitici.
In questo momento sociale così teso e pieno di incertezze, la nostra Regione è impegnata a rafforzare, insieme a scuole e Università, il sistema della conoscenza e della formazione per affrontare con più convinzioni e competenze le sfide che abbiamo davanti.
Spiega il consigliere regionale Gian Carlo Muzzarelli (PD): “Ho presentato qualche settimana fa una interrogazione per chiedere all’Assessorato competente la situazione relativa ai posti letto per studenti, visto che l’alloggio è la base per un buon impatto sociale della popolazione studentesca, e il valore della formazione passa anche dai servizi per chi viene nel nostro territorio a studiare. I dati ufficiali comunicati confermano il grande impegno di Er.Go., e ringrazio per il grande lavoro la Direttrice Patrizia Mondin e tutta la struttura, per dare risposte agli studenti che faticano a permettersi un alloggio, e smentiscono la narrazione di alloggi a prezzi di lusso, non corretta e poco rispettosa per le città”.
La disponibilità abitativa sul territorio regionale per l’anno accademico 2025/2026 è di 4.081 posti letto, che diventano 4.117 per via di tre convenzioni sull’housing universitario firmate a Ferrara (14 posti letto aggiuntivi) e Modena (22 posti letto).
Registriamo quindi un positivo impegno in tutta la Regione per potenziare la disponibilità di posti letto, favorendo il diritto allo studio e l’equità per tutti.
In particolare, sono 546 (oltre ai 22 citati) i posti letto per studenti universitari garantiti da Er.Go. solo a Modena, e a questi nel medesimo ateneo (Unimore) se ne aggiungono 131 a Reggio Emilia.
Negli ultimi anni accademici i 546 posti letto resi disponibili a Modena hanno sempre permesso di soddisfare tutte le domande degli studenti idonei nelle graduatorie del diritto allo studio universitario.
Inoltre a livello regionale sono in corso di attivazione interventi ammessi al cofinanziamento statale nel quarto e quinto bando Legge n. 338/2000 “Disposizioni in materia di alloggi e residenze per studenti universitari”: per Modena si parla di 106 posti aggiuntivi (residenze Bonacorsa e San Barnaba). Ricordo anche il grande progetto dell’ex Corni, nell’area immediatamente a nord della Stazione, dove sono previsti 365 posti letto, sia per studenti che per lavoratori. Una risposta all’esigenza del primo impatto in città, con posti letto a costi equilibrati.
E non è tutto, ci sono due novità importanti.
Innanzitutto, la Regione ha deciso che Modena dal prossimo anno sarà oggetto di una sperimentazione per ampliare la fascia di soggetti che possono richiedere i servizi Er.Go: da 25mila euro di Isee (Indicatore Situazione Economica Equivalente) a 28mila euro, e da 50mila euro di Ispe (Indicatore Situazione Patrimoniale Equivalente) a 62mila euro, per poter offrire il servizio a studenti che, pur non avendo attualmente i requisiti economici per accedere all’alloggio, possono incontrare difficoltà a trovare una soluzione abitativa nel mercato delle locazioni private.
Inoltre ER.GO, come previsto dall’Avviso per l’Housing universitario, rende disponibili per l’a.a. 2025/2026 22 posti letto presso la Residenza Universitaria Sant’Eufemia da destinare a studenti delle proprie graduatorie alla tariffa onnicomprensiva per la stanza singola di 261 euro.
Conclude Muzzarelli: “Vogliamo quindi aiutare, in collaborazione con Università e città, ancora di più gli studenti a trovare un posto letto a prezzi sostenibili, perché il futuro del nostro territorio passa anche dalle nostre Università. Chi studia qui vive un’esperienza di vita indimenticabile, e spesso sceglie di restarci, mettendo a disposizione delle imprese e anche degli enti pubblici del nostro territorio talenti e competenze acquisite. Anche lavorando per città universitarie si costruisce quel modello inclusivo con servizi integrati che per noi è un obiettivo fondamentale. Il rallentamento delle programmazioni universitarie e la proiezione del progressivo calo di investimenti sarebbero elementi di preoccupazione per un territorio che deve reagire alle difficoltà rilanciando e proponendosi come attrattivo. Dalla Regione lavoriamo perché tutto il territorio emiliano-romagnolo sia e resti attrattivo, anche per giovani e universitari”.
