Nel secondo turno infrasettimanale della Serie BKT 2025/26, i gialloblù di Andrea Sottil saranno impegnati a Reggio Emilia per il derby con la Reggiana.
Questi i 23 canarini convocati dal tecnico gialloblù:
Portieri: Fabrizio Bagheria (78), Leandro Chichizola (1), Michele Pezzolato (22).
Difensori: Davide Adorni (28), Gady-Pierre Beyuku (2), Alessandro Dellavalle (25), Steven Nador (19), Bryant Nieling (20), Fabio Ponsi (3), Daniel Tonoli (77), Francesco Zampano (7).
Centrocampisti: Fabio Gerli (16), Luca Magnino (6), Yanis Massolin (17), Niklas Pyyhtia (18), Simone Santoro (8), Alessandro Sersanti (5), Luca Zanimacchia (98).
Attaccanti: Giuseppe Caso (10), Francesco Di Mariano (23), Gregoire Defrel (92), Ettore Gliozzi (9), Pedro Mendes (11).
RICORDA,

La storia dice:
Nel 1912 la gente a Modena in città trascorreva il proprio tempo in lunghe passeggiate all’ombra dei portici, dei viali alberati del circondario (gli attuali viali del Parco), fino alla vecchia Darsena (si trovava circa dove ora sorge Corso Vittorio Emanuele, dietro all’Accademia, l’imbocco era all’altezza di dove si trova ora via Sant’Orsola, e arrivava indicativamente dove ora sorge il Parco XXII Aprile). I bambini modenesi giocavano a “pezzòli”, “zacagna”, “scundròla”, le bambine prediligevano il girotondo, i maschi, capriole e “scumazein”. Alle Olimpiadi di Stoccolma del 1912, Alberto Braglia vincerà tre medaglie d’oro, portando all’estero il nome di Modena, dopo le gesta di quattro anni prima, alle Olimpiadi di Londra del 1908, di Dorando Pietri; in città dunque i campioni, gli eroi, erano amati, conosciuti, desiderati. In quel 1912, ormai da qualche anno, in Italia, accanto agli sport tradizionali, c’era il “football”, un gioco per l’epoca nuovo, moderno. Il primo pallone di cuoio vero lo portò a Modena uno studente con i baffi, arrivato da Bisceglie, provincia di Bari. Si chiamava Luigi Ventura e in città gli venne affibbiato il suo “scutmai”, “Papagni”.
Modena calcio, una storia lunga oltre un secolo



